Licenziarti? Sì. Ma con stile. Ecco 5 consigli.
Lo diciamo subito. Non c’è una regola imprescindibile per licenziarsi, ma esistono modi, momenti e gesti che possono aiutarti a farlo senza creare incomprensioni o malumori. In questo articolo scoprirai le 5 regole basilari stilate dalle nostre recruiter.
Prima fra tutte: una certa dose di tatto. Ricordati che anche se te ne stai andando, un domani potresti avere di nuovo la possibilità di tornare in azienda o di incontrare – in altre realtà – le persone che stai lasciando. È importante quindi affrontare questo momento non tanto come una chiusura con il passato, ma come un’apertura verso un futuro che non puoi prevedere.
Face to Face
Terminare una storia d’amore con un messaggio. A chi non è mai capitato? La sensazione che lasciano certi ricordi è sempre negativa.
Ecco se trasferiamo questo concetto nel mondo del lavoro il parallelismo è azzeccato: comunicare le proprie dimissioni tramite email o altre modalità indirette, non solo può dar l’impressione che non ci importi molti delle persone che stiamo salutando, ma impedisce anche di vivere a pieno il momento e di poter avere uno scambio umano e costruttivo con chi si ha di fronte.
Il nostro consiglio quindi è di chiedere sempre un incontro di persona o in video call per comunicare al capo la tua decisione e concludere il tuo percorso nel migliore dei modi.
Ringraziare. Sempre.
Questo è un ottimo apripista. Sciogliere il ghiaccio prima di una comunicazione così importante è essenziale. Per questo consigliamo, prima di tutto, di includere nel tuo discorso dei ringraziamenti. Di solito si inseriscono alla fine di un discorso, ma in questo caso iniziare anche solo con un “grazie” può dare un’impronta positiva a tutta la conversazione che seguirà.
In fondo, anche se te ne stai andando, troverai sicuramente dei motivi per cui essere grato. All’azienda per le opportunità e la fiducia, ai colleghi con cui si sono condivise ore e ore di lavoro per la pazienza e l’umanità e al tuo responsabile per il reciproco rispetto e la formazione che ti ha fornito.
Ricordati che in qualsiasi modo sia andata la tua esperienza, l’azienda o il responsabile a cui si sta parlando hanno, almeno in un primo momento, creduto e investito in te.
Il tempo è prezioso
I dipendenti vanno e vengono. Le aziende lo sanno e sono preparate. Nonostante questo i passaggi di consegne sono sempre un momento delicato all’interno di un team di lavoro e spesso difficili da coordinare.
Per dimostrare la tua professionalità fino all’ultimo giorno, ti consigliamo di rispettare il tuo periodo di preavviso previsto dal CCNL di riferimento prima di lasciare il tuo posto di lavoro. E di sfruttare questo tempo per formare la persona che ti seguirà, se è già stata inserita, o per organizzare una serie di linee guida e manuali per quando arriverà.
Perchè? Prima di tutto, eviterai di mettere in difficoltà i tuoi attuali colleghi e lascerai un buon ricordo di te. Inoltre, consentirai all’azienda di organizzare al meglio l’ingresso della persona che ti sostituirà e della riorganizzazione che avrà luogo dopo di te.
Sei un professionista, come e più di prima.
A breve non farai più parte di quell’azienda, consapevolezza che può portarti a prendere la giornata lavorativa con più leggerezza del solito. Ma per quanto sia comprensibile, questo non è certo un segnale di professionalità e di rispetto verso chi ti circonda. La tua serietà emerge proprio in questi momenti, cerca quindi di chiudere e portare a termine in modo corretto tutti i progetti che ti verranno assegnati o che sono già in corso.
É tempo di feedback
Il colloquio di uscita è sempre più frequente all’interno delle aziende. Si tratta di un momento significativo (di solito con il responsabile delle risorse umane) in cui i dipendenti dimissionari possono rilasciare feedback su vari aspetti del tempo trascorso a lavoro. Se costruttivo, il colloquio rappresenta una grande opportunità per l’azienda e un momento per individuare eventuali lacune e problemi da risolvere. Non sottovalutare questo momento. E pensa anche ai colleghi che rimangono: adesso che tu puoi parlare liberamente senza paura di essere “preso in antipatia”, fallo. Sarai sicuramente di aiuto anche a chi rimane.
Arrivederci
Abbiamo cercato di dare alcune indicazioni su come affrontare il tuo periodo da dimissionario e adesso possiamo salutarci anche noi.
Sappiamo che il periodo di licenziamento è sempre un momento molto delicato, una decisione non facile da prendere e, soprattutto, da comunicare. Ma speriamo che questo articolo ti sia stato di aiuto e che ti spinga a mantenere sempre un approccio positivo e costruttivo in qualsiasi fase del tuo percorso professionale.
Se hai letto questo articolo e vuoi raccontarci alcuni aneddoti sulle tue dimissioni o su altre ‘’modalità’’ con cui ti sei licenziato, scrivici pure. Saremo felici di aggiornare i nostri consigli.