Basta sfogliare la pagina di un giornale o guardare un qualsiasi social per rendersi conto di quanto oggi l’attenzione alla sostenibilità sia un tema comune a gran parte delle persone, anche e soprattutto nel mondo del lavoro.
Tuttavia, il concetto di sostenibilità ha ovviamente superato i confini “solo” ambientali, arrivando a riguardare questioni sociali e di governance.
Ed è così che le persone hanno iniziato a porre grande attenzione all’impatto che le aziende hanno su tali argomenti, portando queste a investire in iniziative e programmi tra i più vari, a beneficio della comunità e del singolo dipendente.
“Cosa faccio per i miei dipendenti?”
“E per l’ambiente?”
“La mia struttura aziendale rispetta un’etica? E se sì, quale?”
Queste alcune delle domande che le aziende in questo nuovo scenario hanno iniziato a porsi, in risposta alla consapevolezza crescente che – come strutture portanti della società – hanno una responsabilità, non solo nei confronti del loro business o del mercato ma anche e soprattutto verso i propri team e la comunità in cui operano.
E questo nuovo point of view negli ultimi anni ci ha fatto assistere a un grande interesse per i cosiddetti fattori ESG, ovvero tutti quei criteri utilizzati per valutare il comportamento e le performance delle aziende in relazione a questioni che riguardano l’aspetto environmental cioè ambientale, sociale e di governance (E-S-G).
Questi aspetti sono sempre più in grado di influenzare il successo di un’azienda e la sua capacità di imporsi sul mercato: solo le realtà che riescono ad adottare una visione ampia e integrata su queste questioni possono ottenere dei benefici (coinvolgimento dei dipendenti, reputazione migliore, accesso a nuovi mercati, etc) e soprattutto riuscire ad affrontare le sfide attuali e future.
Sì, perché le iniziative ESG non rappresentano solo una risposta alle aspettative della società, ma un’opportunità di crescita e un vantaggio competitivo.
La Society for Human Resource Management (SHRM) ha condotto una ricerca per approfondire questo scenario: per comprendere l’incidenza, l’importanza e l’influenza degli ESG nelle aziende e nei dipendenti.
In questo articolo esploreremo in dettaglio i risultati dello studio, analizzando perché questi fattori sono diventati così importanti e come le iniziative ESG possono influenzare positivamente anche il recruitment, l’engagement e la reputation aziendale.
Buona lettura!
Framework ESG: cos’è?
Lo abbiamo anticipato ma ora proviamo ad approfondire.
Gli ESG rappresentano una serie di criteri utilizzati per valutare il comportamento di un’azienda sotto tre aspetti: ambientale, sociale e di governance.
Pertanto, gli ESG sono utilizzati dalle aziende come framework per iniziative diverse per ognuno dei tre ambiti:
- Riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento, aumento dell’efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale (ambiente)
- Rispetto dei diritti, aumento della salute e della sicurezza sul posto di lavoro e promozione di programmi di formazione e istruzione (sociale)
- Garanzia della diversità nei ruoli apicali, rispetto dei protocolli etici e livelli equi di remunerazione (governance)
Cosa dice la ricerca SHRM
La Society for Human Resource Management (SHRM), grande associazione americana che tra tante attività si occupa di ricercare i problemi sul posto di lavoro e le loro implicazioni per HR, leader e dipendenti, tramite il suo centro di ricerca ha condotto uno studio molto approfondito sull’importanza dei fattori ESG.
In questo sondaggio per la rivista People + Strategy, SHRM Research esamina le opinioni sia dei datori di lavoro che dei dipendenti sull’impatto delle questioni ambientali, sociali e di governance sulla vita e la cultura aziendale. Tra settembre e ottobre 2022, a essere intervistati sono stati 1.009 lavoratori statunitensi e 284 dirigenti.
Tramite questo campione abbastanza rappresentativo, i risultati della ricerca offrono una visione approfondita dell’impatto delle iniziative ESG sulle persone e sulle aziende stesse, mostrando anche gli aspetti sui quali è bene che le aziende migliorino.
Per darne evidenza, ecco una selezione dei risultati emersi:
- Le iniziative ESG sono considerate importanti da più di 4 lavoratori statunitensi su 10
- L’86% dei dipendenti che lavorano per aziende con obiettivi ESG ha affermato che tali obiettivi li rendono orgogliosi di lavorare lì, rendono il loro lavoro più significativo e li spingono a rimanere
- Il 29% dei dipendenti sarebbe persino disposto ad accettare un lavoro con una retribuzione inferiore se le strategie ESG dell’organizzazione fossero in linea con i loro valori e convinzioni
- Quasi due terzi dei dipendenti ritiene che le iniziative ESG della propria azienda non si preoccupano davvero di una causa ma la perseguono solo per visibilità o vantaggi economici
- Il 36% dei dipendenti non era a conoscenza della strategia ESG della propria azienda quando ha fatto application
Questi ultimi dati forse ci suggeriscono che le aziende non comunicano in modo efficace le loro iniziative ESG?
Come le iniziative ESG aiutano il recruiting
I dubbi emersi nel paragrafo precedente ci portano a un tema di particolare importanza: ovvero la capacità delle iniziative ESG di rendere più appealing un’azienda, garantendole non solo una maggiore convenienza sul mercato ma anche risultati migliori nelle sue politiche di recruitment e talent attraction.
Sempre i dati ottenuti dalla SHRM dimostrano come gli ESG sono ritenuti particolarmente importanti per i lavoratori più giovani:
- per il 46% della Generazione Z
- per il 55% dei Millennial
Questi “nuovi” talent hanno anche risposto che tali iniziative influiscono sulla loro decisione di scegliere o meno una determinata realtà lavorativa.
Ma allora come mai ben il 36% dei professionisti intervistati non era a conoscenza delle attività ESG portate avanti dalla propria azienda?
Riteniamo che le organizzazioni non si rendano ancora bene conto del valore di promuovere, con trasparenza ed efficacia, le iniziative ESG.
Le aziende con una strategia ambientale, sociale e di governance, infatti, dovrebbero adottare misure per aumentare la consapevolezza dei candidati integrando i propri obiettivi ESG nella loro mission, nella loro vision e anche nelle loro strategie di mercato (per esempio aggiungendo una pagina sul sito web in cui raccontano dei goals raggiunti o dei risultati ottenuti).
Questo perché, soprattutto se si tiene conto del fatto che il mercato del lavoro è sempre più competitivo e sfaccettato, è importante che le aziende sfruttino al massimo il potenziale delle loro iniziative ESG per rafforzare employer branding e attrarre sempre più candidati.
Le risposte al sondaggio SHRM dei dirigenti
Se per i professionisti più giovani gli ESG sono un fattore determinante vediamo adesso cosa ne pensano i dirigenti, figure fondamentali per l’attuazione di queste iniziative.
- Il 51% dei dirigenti le ha classificate come importanti
- Il 75% di loro ha affermato che le iniziative ESG hanno un impatto positivo sul coinvolgimento dei dipendenti
- Se dovessero scegliere un solo fattore ESG su cui lavorare, sceglierebbero prima di tutto il sociale (63%)
- Il 48% dei dirigenti ha obiettivi ESG
- Il 60% ha affermato che questi goals hanno avuto un impatto positivo sulla fidelizzazione, il 64% sul reclutamento
- La mancanza di tempo, di dipendenti per lavorare su iniziative e la mancanza di fondi sono le tre sfide principali che impediscono alle aziende di effettuare ulteriori investimenti negli obiettivi ESG secondo i dirigenti
L’ambiente al primo posto
Dal sondaggio SHRM Research emerge anche un altro elemento: i fattori ambientali e legati alla tutela del Pianeta, sono stati ritenuti il problema ESG più importante dal 54% degli intervistati.
E nel dettaglio:
- Se i dipendenti dovessero scegliere un fattore su cui concentrarsi nelle strategie aziendali sceglierebbero l’ambiente
- La riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento è l’iniziativa preferita
Questi risultati vanno letti nell’ottica del fatto che, probabilmente, la lente primaria mediante cui si guarda agli ESG (ma in generale al concetto di sostenibilità) è quello delle problematiche ambientali e inerenti al cambiamento climatico.
Come dicevamo nell’incipit di questo articolo, però, il concetto di sustainability ha allargato il suo perimetro aprendosi a questioni più sfaccettate e legate ad altri ambiti, appunto social e governance.
Inoltre, se si considera che la fascia di professionisti più legata alle iniziative ESG è la stessa che è maggiormente sensibile ai temi del climate change (ovvero i giovani) è ovvio come l’ambiente risulti prioritario anche nelle strategie e nelle attività di un’azienda.
Conclusione
La ricerca della Society for Human Resource Management (SHRM) ha, quindi, dimostrato che i fattori ESG sono fondamentali per le persone e per le aziende: queste iniziative possono davvero aiutare ad attrarre talenti (soprattutto tra i più giovani) e a creare un vantaggio competitivo nel mercato.
Investire nella sostenibilità, nella responsabilità sociale e in strutture aziendali più etiche e trasparenti non solo migliora l’immagine aziendale, ma può anche generare un impatto positivo sulla società, rendendo le aziende che perseguono questi obiettivi leader del mercato ma anche vere promotrice di un futuro migliore per la comunità.
Prima di chiudere vogliamo, però, suggerire dei modi mediante cui i leader possono ottimizzare le iniziative ESG e renderle ancora più efficaci.
- Comunicazione trasparente sulle attività e gli obiettivi, sia all’interno dell’azienda che all’esterno
- Identificazione chiara dei fattori ESG più importanti con il supporto di strategie a lungo termine
- Messa in pratica di iniziative in linea con i value aziendali così da contrastare l’eventuale scetticismo dei dipendenti e del mercato sull’autenticità delle attività promosse
E per ulteriore supporto, spunti e tips noi di Ad Hoc Minds siamo a disposizione delle aziende per affiancarle in tutte le transizioni che vorranno affrontare!