LE MIGLIORI AZIENDE IN CUI LAVORARE: COSA FANNO DI DIVERSO?
Anche quest’anno l’Istituto Great Place to Work ha stilato varie classifiche volte a definire quali sono i migliori posti dove lavorare, nel mondo e in Italia (qui spiccano le aziende ICT!). Si tratta di tutte quelle realtà che meglio hanno saputo adattarsi ai cambiamenti del mercato, non smettendo mai di dare ascolto e valore ai propri dipendenti.
In questo articolo, però, non vogliamo elencarle tutte (per scoprire quali sono vi basterà aprire i primi 10 siti di Google) ma piuttosto capire cosa ha permesso a queste realtà di essere riconosciute come best place to work, insomma quali sono gli elementi che hanno fatto dire ai loro dipendenti: “è bello andare al lavoro” o almeno “a lavoro sto bene”.
Attenzione all’inclusività? Non solo.
Un buon work-life balance? Non basta.
Welfare ricco? Sì, ma anche qualcos’altro.
Per guadagnarsi questo titolo, infatti, le aziende devono mettere in campo la loro migliore Employee Experience, facendo attenzione a ogni aspetto della vita lavorativa dei propri dipendenti. Si tratta di un tema molto importante e di cui tutte le realtà lavorative dovrebbero tenere conto. Per questo motivo in questo articolo vogliamo raccontarvi che cosa accomuna i “posti migliori” e quali sono gli ingredienti del loro successo.
Pronti a prendere appunti?
Quali ingredienti ci sono nelle ricette dei best
Si utilizzano vari strumenti per andare a definire quali realtà italiane e globali meritano di ricevere il riconoscimento: osservatori, test di valutazione in itinere, etc.
Però, ciò che più di tutto determina il risultato, è il parere dei dipendenti: attraverso un sondaggio anonimo, infatti, questi sono chiamati a votare la propria azienda, valutandone tutti gli aspetti.
E sbirciando tra i sondaggi e i racconti delle persone che lavorano nelle realtà premiate, emergono una serie di tratti comuni a tutte, elementi insostituibili tramite cui è possibile delineare una sorta di ricetta dei best.
- Ciò che non manca mai è sicuramente l’attenzione alla vita delle persone, fuori e dentro l’ufficio. Questa attenzione si concretizza in varie forme: welfare ricco di benefits, coperture sanitarie complete, programmi di formazione costanti e dedicati, grande attenzione al work-life balance, flessibilità e grande capacità di andare incontro alle esigenze personali della singola persona.
- L’altra parola d’ordine è inclusività. Secondo le analisi del Great Place to Work nelle aziende migliori presenti in classifica, l’88% delle persone sente di potersi esprimere liberamente, essendo sé stessa a 360 gradi. In queste realtà l’unicità dei singoli lavoratori è un valore aggiunto, considerato e valorizzato. Non manca, inoltre, una grande attenzione al tipo di linguaggio utilizzato e il rispetto di tutte le minoranze.
- E la gender quality? Anche questa presente: parità retributiva concreta e un reale accesso ai ruoli manageriali in modo equo per tutti i generi.
- Ascoltare, comunicare, collaborare! Nelle aziende migliori attraverso incontri, meeting e pause caffè il dipendente è ascoltato nelle sue aspirazioni, necessità e bisogni. I leader sono sistematici nel trasmettere feedback e in grado di coinvolgere tutto il team nelle attività aziendali.
- L’esperienza del Covid-19 e la conseguente Great Resignation ci ha insegnato che non solo le aziende hanno bisogno di una mission, ma anche le persone che lavorano al suo interno. Per questo, secondo il Great Place to Work, nelle migliori aziende in classifica il 90% dei dipendenti trova uno scopo nella propria attività, contro il 50% della media delle altre organizzazioni. Secondo l’analisi questo coinvolgimento sarebbe in grado di migliorare le performance sul mercato del 7% facendo sentire le persone più legate e parte attiva dell’azienda.
- E ancora: opportunità di crescita. In un mercato del lavoro estremamente competitivo e in continuo cambiamento è importante che le aziende aiutino i propri dipendenti a trovare la giusta velocità di andamento. Per questo, in quelle premiate, non mancano numerose e cicliche opportunità di carriera insieme a programmi di crescita individuale promossi attraverso corsi e piani di sviluppo dedicati.
Best places, best workers, best business
Le aziende che sono state in grado di migliorare il day by day quotidiano beneficiano di alcuni vantaggi tangibili e pratici. Questo perché l’ambiente di lavoro e il benessere dei dipendenti incidono moltissimo sulle performance, a tutti i livelli.
Quali sono questi vantaggi? Vediamoli insieme:
- Maggiore cura al lavoro che si svolge: se le persone sono appagate e serene è dimostrato che riescono a essere più produttive e a svolgere le attività con maggiore cura e interesse.
- Meno turnover: nelle aziende migliori presenti in classifica le persone tendono a “rimanere”, sfruttando le opportunità di carriera interne senza necessità di guardarsi intorno.
- Meno assenteismo: in posti dove lo stress e il malessere è ridotto al minimo, le persone si recano volentieri a lavoro e sono meno propense a trascorrere lunghi periodi lontani.
- Cliente più soddisfatti: lavoratori sereni si impegnano molto di più per offrire ai propri clienti il meglio. Questa tendenza ha un impatto diretto sul fatturato.
- Migliore reputation: sul mercato le aziende premiate in classifica sono valutate meglio e per questo sono maggiormente in grado di attrarre nuovi talent, stakeholders e clienti.
è indubbio che tutte le best pratics qui elencate siano un asset importante e che ogni azienda dovrebbe prenderne ispirazione per arrivare a definire la formula giusta per la propria realtà.